la proposta

Per costruire il futuro di Gaza serve un’autorità “transitoria”

La comunità internazionale deve adoperarsi per delineare un nuovo assetto nella Striscia sulla base del diritto. L’ipotesi più credibile è un’amministrazione civile provvisoria, con Lega araba, Usa e Ue nel ruolo di garanti

Per affrontare un’ipotesi seria per il futuro di Gaza occorre affidarsi a un progetto fondato su tre strumenti essenziali: il diritto internazionale, incentrato sulla Carta delle Nazioni unite, il diritto internazionale umanitario, ovvero le Convenzioni dell’Aja e di Ginevra che tutelano la popolazione civile e disciplinano i regimi di occupazione, e il diritto internazionale penale, oggi delineato dal più avanzato sistema di codificazione dei crimini di guerra e contro l’umanità che si rinviene

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