Il presidente turco accusa anche Israele di crimini contro l’umanità premeditati a Gaza. Però si propone come mediatore e auspica una conferenza di pace. Le due maschere di un uomo che vorrebbe diventare faro del mondo islamico
Con il trasformismo che da sempre connota la sua politica, stavolta Recep Tayyip Erdogan il giorno prima strizza l'occhio all'occidente dicendo finalmente sì all'ingresso della Svezia nella Nato e il giorno dopo, ieri, si propone disinvoltamente come difensore della più persa tra le cause del mondo musulmano. Al parlamento turco ha detto testualmente: «I miliziani di Hamas sono liberatori che combattono per la loro terra e non terroristi». Per lui sono sinceri patrioti gli assassini che amma



