Il vaccino di Putin

Perché Sputnik piace quasi a tutti, tranne ai russi

Boxes of Sputnik V vaccines are ready to be unloaded from a truck at a warehouse of Hungaropharma, a Hungarian pharmaceutical wholesale company, in Budapest, Hungary, Thursday, March 4, 2021. (Zoltan Mathe/MTI via AP)
Boxes of Sputnik V vaccines are ready to be unloaded from a truck at a warehouse of Hungaropharma, a Hungarian pharmaceutical wholesale company, in Budapest, Hungary, Thursday, March 4, 2021. (Zoltan Mathe/MTI via AP)

Annunciato dal presidente della federazione russa nell’agosto 2020, il primo vaccino registrato al mondo è stato oggetto di scetticismo e di scherno nel dibattito scientifico e nell’opinione pubblica internazionale. Ma si è rivelato più importante del previsto

  • Annunciato dal presidente Vladimir Putin nell’agosto 2020, il primo vaccino registrato al mondo è stato oggetto di scetticismo e di scherno nel dibattito scientifico e nell’opinione pubblica internazionale, ma ora aumentano i paesi che lo vogliono adottare.
  • Come in altri paesi, la logistica, l’organizzazione e la produzione frenano la somministrazione dello Sputnik nel vasto territorio della Federazione russa.
  • La partita del vaccino si sta giocando a livello globale sul piano economico e politico, mettendo in luce tutte le fragilità dell’ordine liberale internazionale e segnando un punto a favore nella politica estera russa.

Per continuare a leggere questo articolo