L’agenzia per il cyberspazio dice di voler regolamentare l’uso di tecnologie per il riconoscimento facciale. Facendo leva sulle norme occidentali, Pechino vuole in realtà controllare il proliferare della sorveglianza privata
All’inizio di agosto l’Agenzia per il cyberspazio cinese ha reso pubblica la volontà di regolamentare l’uso di tecnologie di riconoscimento facciale nel paese. Ventiquattro articoli, aperti anche ai commenti da parte dei cittadini, che per visione e ampiezza di tutela si avvicinano al regolamento europeo Gpdr. Quest’ultimo è stato introdotto per garantire un giusto trattamento dei dati dei cittadini europei da parte di aziende e soggetti pubblici che operano nel continente e, indirettamente



