Il maxipacchetto da 118 miliardi di dollari di aiuti militari destinato all’Ucraina, a Israele e ai Taiwan chiesto dal presidente Usa Joe Biden il 20 ottobre scorso rischia di finire su un binario morto per l’opposizione di un gruppo di senatori repubblicani e qualche dem progressista.

Non stupisce che ci sia opposizione alla sinistra dei dem: tre senatori, tra cui Bernie Sanders, hanno già annunciato il loro voto contrario. Invece il sindacato degli agenti frontalieri, organizzazione composta da 18mila guardie di confine, ha dato il pieno appoggio.

Ma quella che cresce è soprattutto l’opposizione della destra trumpiana. Tanto che l’ex presidente, prima di dire che un simile accordo può venire votato solo «da un democratico radicale», ha affermato che i repubblicani «possono tranquillamente dargli la colpa».

Non sono in realtà i contenuti a dar fastidio ai repubblicani: a impensierire Trump è la possibile soluzione di un problema, quello dell’immigrazione irregolare, su cui ha costruito le proprie fortune politiche. La leadership repubblicana al Senato è divisa: da un lato due esponenti istituzionali non particolarmente vicini a Trump come John Cornyn del Texas e John Thune del South Dakota hanno detto che nemmeno con un nuovo presidente si otterrà un accordo così vantaggioso.

Dall’altro l’attuale numero tre del gruppo, John Barrasso del Wyoming, entusiasta sostenitore dell’ex inquilino della Casa Bianca, ha detto esplicitamente che «gli americani punteranno alla prossima elezione per risolvere la crisi al confine».

Proprio quello che Trump desidera. E un deputato della Florida, Carlos Gimenez, lo ha detto: «Solo un nuovo presidente può chiudere il confine».

Un’analisi dell’ex ghostwriter di George W. Bush David Frum pubblicata su The Atlantic cerca di spiegare il perché tanto gli esponenti della Camera come lo speaker Mike Johnson, che ha detto che l’accordo, qualora arrivi alla Camera, «sarà già morto», siano così proni al volere dell’ex presidente.

C’entra la sfiducia nella democrazia e il culto di Trump, una «fantasia pericolosa» nell’opinione di Frum che ha aggiunto: «Basta con i compromessi sgradevoli, fate semplicemente tornare Trump alla Casa Bianca. Lui abbaierà e il sistema si piegherà al suo volere».

Sicuramente questo è uno dei fattori, ma c’è anche un altro elemento. E questo spiegherebbe perché il leader al Senato Mitch McConnell, che ha un rapporto pessimo con Trump, ha detto a un meeting a porte chiuse che suggerirà di votare contro l’avanzamento dell’accordo.

Nel 2016 l’aver sospeso la nomina di un giudice della Corte Suprema dopo la morte improvvisa del conservatore Antonin Scalia ha spinto diversi indecisi a votare per Trump. Tenere in sospeso la soluzione della crisi migratoria può portare allo stesso effetto.

Tutto finito dunque? Forse no, in sospeso c’è l’approvazione di un disegno di legge partito dalla Camera di aiuti a Israele, e nient’altro, del valore di 17,6 miliardi di dollari. Se l’ala conservatrice del Freedom Caucus contesta che nella proposta non ci sono tagli per far fronte alle spese extra, dall’altra un pezzo del gruppo democratico potrebbe comunque votare a favore per smuovere le acque. E il leader dem alla Camera Hakeem Jeffries ha detto che, pur essendo contrario, lascerà libertà di voto.

A quel punto però c’è sempre pendente la minaccia del presidente Biden di porre il veto a qualunque legge di aiuti militari che non preveda di sostenere l’Ucraina e Taiwan. Che fare allora? Senz’altro c’è un crollo imminente della maxi-legge chiesta da Biden, che però potrà tentare altre strade, come quella di approvare diversi provvedimenti anziché uno soltanto di enormi dimensioni.

Una strategia che però ha il rischio di spostare le lancette dell’orologio sempre più avanti e di far finire i repubblicani sempre più nelle braccia dell’ex presidente e della sua volontà di far saltare il tavolo per far crollare ulteriormente la fiducia di Biden per mero vantaggio elettorale. Pazienza se la crisi migratoria continuerà nei prossimi mesi. In quel caso si potrà incolpare l’attuale presidente.

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