Il presidente americano è una grave crisi e una potente minaccia per l’Unione europea, ma il suo successo nel tentativo di scardinarla dipenderà interamente da Bruxelles, ossia dalla capacità di interrompere la sua inazione e incidere promuovendo un’agenda federale e federalista
Per fortuna che c’è Donald Trump. La ri-elezione presidenziale del magnate statunitense è stata un’inattesa, ma soprattutto non sperata manna dal cielo per l’Unione europea. Purché questa sia in grado di reagire, ma anche di agire elaborando, proponendo e perseguendo una chiara, netta, decisa e coerente politica interna ed estera. I tempi e le procedure decisionali dell’Ue sono incompatibili con la democrazia contemporanea, lenti, asfittici, astrusi, difficilmente comunicabili. Un miscuglio di n



