- La candidata governatrice dell’Arizona ha poco a che fare con il conservatorismo di due icone politiche novecentesche come i senatori Barry Goldwater e John McCain, entrambi eletti nello stato.
- La sua cifra politica è la fedeltà all’ex presidente Donald Trump. Esattamente quello che serve in un partito trasformato a sua immagine e somiglianza.
- Lake non ha una visione che può dire sua. E questo a Trump e al suo cerchio magico piace moltissimo. Nessun rischio di rottura, come quella in corso con il governatore della Florida, Ron DeSantis, che di fatto esprime le stesse idee di Lake ma ha ambizioni presidenziali per il 2024 che confliggono con quelle di Donald Trump.
L’Arizona ha sempre rappresentato un laboratorio importante per il conservatorismo americano, lanciando nell’agone politico americano delle figure che più di altre hanno rappresentato il prodotto di questo singolare laboratorio politico: ultima, in ordine di tempo, è la candidata governatrice Kari Lake a incarnare alla perfezione lo spirito del tempo, corrispondente al trumpismo aggiornato al 2022. Le ragioni di questa peculiarità sono molte: l’Arizona è stato l’ultimo stato continentale a es



