Il presidente della Bbc, Richard Sharp, si è dimesso oggi in seguito alle polemiche scaturite dallo scandalo che lo ha travolto. Da un’indagine condotta dal Commissario per le nomine pubbliche è emerso che Sharp non avrebbe dichiarato il potenziale conflitto di interessi collegato alla sua nomina di presidente dell’emittente britannica, nomina che viene decisa su raccomandazione del governo.

Nel 2021, infatti, quando Robert Sharp era ancora banchiere di Goldman Sachs, aveva favorito l’apertura di una linea di credito da 800 mila sterline per Boris Johnson, al tempo a capo dell’esecutivo inglese, che gli serviva per coprire debiti familiari. Sembra inoltre che durante il procedimento a favore di Johnson, l’ex presidente della Bbc avrebbe fatto sapere al premier che aveva presentato domanda per l’incarico presso l’emittente televisiva, poi ottenuto solo qualche settimana seguente alla concessione del prestito. Non solo, Sharp era amico personale di Johnson e un finanziatore storico del partito conservatore inglese, di cui Johnson era leader.

L’ex responsabile dell’emittente rimarrà nel suo ruolo fino alla fine di giugno. Sharp ha detto di essersi dimesso per «dare priorità agli interessi della Bbc» e di aver commesso una violazione «involontaria» delle norme governative che regolano le nomine pubbliche. 

APN

Non è la prima volta che personaggi pubblici vengono screditati a causa del loro legame con Johnson. Lo stesso premier è stato costretto a lasciare il suo incarico l’anno scorso dopo che una serie di scandali sono diventati troppo pesanti da sopportare per i suoi colleghi del Partito Conservatore.

Il portavoce del partito labourista per la cultura, Lucy Powell, ha dichiarato che «questa violazione ha causato danni incalcolabili alla reputazione della Bbc e ne ha minato la sua indipendenza».

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