In queste ore risultano in arresto oltre 4mila manifestanti a favore del dissidente russo Aleksej Navalny in tutta la Russia. Stavano protestando per chiedere la scarcerazione dell’attivista anti-corruzione, avversario politico di Putin. Il numero delle manifestazioni è cresciuto di ora in ora e così la forza della repressione. Al mattino è stata arrestata anche la moglie di Navalny, Yulia Navalnaya, rilasciata solo nel tardo pomeriggio. Il segretario di stato degli Usa, Antony Blinken, ha chiesto la scarcerazione dei dissidenti.

Le proteste

Secondo il conteggio dell'ong Ovd-Info sono esattamente 4.132 gli arrestati in tutto il Paese, di cui la maggior parte (1.220) a Mosca.

A Mosca, la polizia ha chiuso le stazioni della metropolitana e ristretto i movimenti delle persone nel centro della città. Manifestazioni pro Navalny si sono già svolte nell'estremo est del Paese, nonostante la polizia avesse vietato gli assembramenti.
A Novosibirsk, in Siberia, almeno 2mila manifestanti si sono radunati nel centro cittadino, intonando slogan come, «Libertà» e «Putin è un ladro». Sempre in Siberia, ad Omsk, un migliaio di persone ha dato vita ad un'altra manifestazione, mentre circa 7mila persone hanno partecipato all marcia organizzata a Yekaterinburg, nella regione degli Urali.

In tutto, sono oltre un centinaio le manifestazioni che si sono svolte ieri. Lo scorso fine settimana, le proteste hanno visto la partecipazione di centinaia di migliaia di persone che chiedevano l'immediato rilascio di Navalny, arrestato al suo rientro dalla Germania, dove era stato curato dopo il tentativo di avvelenamento con l'agente nervino Novichok, del quale Navalny accusa direttamente i vertici del potere russo.

Le reazioni

Blinken ha twittato: «Gli Stati Uniti condannano l'uso persistente di tattiche dure contro manifestanti pacifici e giornalisti da parte della autorità russe per la seconda settimana di seguito». ll segretario di stato ha quindi rinnovato «la richiesta alla Russia di liberare coloro che sono stati detenuti per avere esercitato i loro diritti umani, compreso Aleksej Navalny».

Il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, ha risposto parlando di «grossolane interferenze» degli Stati Uniti negli affari interni russi.

Nel pomeriggio si è aggiunto il commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, che ha postato un video di una marcia pacifica in una Mosca piena di neve con il commento: «La democrazia scalda il cuore».

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