L’ex ambasciatore americano a Mosca e ora direttore della Cia, William Burns, uno degli uomini più vicini al presidente americano Joe Biden, ha detto che Mosca non si sta preparando all’uso di armi nucleari contro l’Ucraina. Fin qui le buone notizie.

Poi il direttore della Cia, che ha dato prova sin dall’inizio del sanguinoso conflitto in Ucraina di avere notizie riservate e la capacità di prevedere le mosse di Mosca come se si trattasse di una partita a scacchi giocata a distanza, ora si è spinto a dare la sua personale visione di quello strano tentativo di golpe degli uomini della Wagner che ha cambiato gli equilibri politici a Mosca.

Ascoltiamo dunque la sua personale visione perché sicuramente sarà utile per comprendere quello che rimane un mistero anche per i cremlinologi più accreditati. Quegli esperti di Russia che durante la guerra fredda sapevano individuare le personalità in ascesa del Partito Comunista dell’Unione Sovietica guardando solo alla posizione ricoperta delle foto fatte durante le cerimonie ufficiali del regime.

Guadagnare tempo

Il presidente russo Vladimir Putin starebbe, secondo Burns, cercando di guadagnare tempo mentre cerca di capire come comportarsi con Evgenij Prigožin, il leader ribelle della Wagner che ha sfidato il Cremlino fermandosi a pochi chilometri da Mosca con i suoi mercenari e i suoi carri armati.

Secondo il direttore della Cia, l’ammutinamento del capo del Gruppo Wagner, un mese fa, ha messo in luce significative debolezze nel sistema di potere che lo zar ha costruito con tenacia e sagacia machiavellica dai tempi del suo rientro, dopo la caduta del muro di Berlino, dalla Germania orientale dove era il capo di una sede locale del Kgb e dove ha imparato a parlare tedesco perfettamente.

Parlando all’Aspen Security Forum, Burns ha detto che il leader russo potrebbe ancora chiedere vendetta contro Prigožin. «Quello a cui stiamo assistendo è una danza molto complicata», ha aggiunto.

È probabile che Putin stia cercando di guadagnare tempo mentre elabora il modo migliore per trattare con il leader del gruppo Wagner, ha detto ancora, in quanto il gruppo mercenario è ancora utile per la leadership della Russia in Africa, Libia e Siria.

Secondo il direttore della Cia, il presidente russo starebbe attualmente cercando di capire come vendicarsi del capo mercenario della Wagner. «Sarei sorpreso se Prigožin sfuggisse a un’ulteriore punizione», ha detto senza mezzi termini. Putin starebbe cercando di capire come vendicarsi ma senza perdere il controllo della “milizia privata” del Cremlino, come veniva definita la Wagner.

Lo zar è nudo

Per Burns il presidente russo al momento starebbe riflettendo su come comportarsi nei confronti del leader mercenario della Wagner che lo scorso 24 giugno ha tentato il colpo di stato in Russia, il secondo paese al mondo per dotazioni di testate nucleari. «Putin è una persona che generalmente pensa che la vendetta sia un piatto da servire freddo», ha detto Burns.

Già, ma nel frattempo i russi, le opposizioni e il mondo intero si sono resi conto di quanto fragile sia il sistema di potere di Vladimir Putin che fino a ieri sembrava una fortezza imprendibile. La mancata rivolta di Prigozhin ha raggiunto comunque lo scopo di rendere palese a tutti gli osservatori che "lo zar è nudo".

Ecco perché Biden ha consigliato a Prigožin di fare molta attenzione a quello che mangia. Oggi sappiamo chi era stato a ispirare quella frase, apparentemente ironica ma portatrice di una visione precisa degli equilibri politici russi, al presidente americano.
 

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