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Quanto ci piace credere alla favola dello zar indebolito

Anche l’uccisione di Prigozhin è stata interpretata dalla maggioranza degli analisti come un segno di debolezza dello zar. Da un anno e mezzo si sta scambiano il desiderio di vedere il dittatore nella polvere con la realtà

Da un anno e mezzo a questa parte alla stragrande maggioranza degli analisti piace interpretare quanto avviene nel quadrante nord-est dell'Europa come un segno della fine di Vladimir Putin, o, al minimo, delle sue enormi difficoltà. È successo anche in questi giorni dopo la morte del suo unico vero sfidante, Evgenij Prigožin, l'ex capo della Wagner. E già questo è un paradosso. Prima o poi accadrà, è ovvio, ogni umano, anche il dittatore più sanguinario – e Putin lo è – ha il suo tempo, ma r

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