Secondo le tesi prevalenti le mosse di Israele sono sconsiderate e rischiano di aprire una guerra regionale, se non mondiale. Il rischio c’è ma, a ben guardare, si intravede una lucida strategia che può risultare vincente per uno stato ebraico costretto alle trattative
Premessa: siamo in un territorio ignoto, ogni previsione può essere smentita nelle ore successive. Mi azzardo, però, ad avanzare una lettura degli eventi mediorientali di questi giorni che si discosta un po’ rispetto alle previsioni di estensione del conflitto che, sia chiaro, mantengono una totale legittimità e in parte persuadono anche me. Colpendo prima il numero due di Hezbollah in Libano, Fouad Shukr, e poi Ismail Haniyeh a Teheran, Israele ha fatto una scommessa win-win. Reduce dal tour ne



