FILE - Pope Benedict XVI leaves after celebrating his last general audience in St. Peter's Square at the Vatican on Feb. 27, 2013. Pope Emeritus Benedict XVI, the German theologian who will be remembered as the first pope in 600 years to resign, has died, the Vatican announced Saturday. He was 95. (AP Photo/Gregorio Borgia, File) Associated Press/LaPresse EDITORIAL USE ONLY/ONLY ITALY AND SPAIN
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FILE - Pope Benedict XVI leaves after celebrating his last general audience in St. Peter's Square at the Vatican on Feb. 27, 2013. Pope Emeritus Benedict XVI, the German theologian who will be remembered as the first pope in 600 years to resign, has died, the Vatican announced Saturday. He was 95. (AP Photo/Gregorio Borgia, File) Associated Press/LaPresse EDITORIAL USE ONLY/ONLY ITALY AND SPAIN
  • Nel 1990 mi era capitato da studente, durante un dibattito alla cappella dell'università romana La Sapienza, di fare all'allora cardinale Ratzinger, una domana sul credo cristiano, per distinguere ciò che è essenziale e richiede unità da quello che invece è contingente e ammette divisioni: ad esempio in politica o nella morale.
  • La risposta di Ratzinger, in sintesi, era stata che di essenziale nella fede c'era solo la persona di Cristo tramandata dai Vangeli, che in questi era prevista l'autorità della Chiesa, e che nell'autorità della Chiesa era compresa la sua funzione di guida in morale e politica.
  • Oggi sappiamo, grazie alla pubblicazione del testamento di papa Benedetto XVI, che con lucidità cristiana il custode dell'ortodossia divenuto successore dell'apostolo Pietro aveva intuito che non bastava più l'acciaio della tradizione.

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