L’ente statale di regolamentazione delle trasmissioni lettone ha accusato l’emittente televisiva russa Rain Tv di essere una minaccia per la sicurezza nazionale e ha revocato la sua licenza.

Rain Tv si è trasferita in Lettonia dopo che il Cremlino aveva accusato l’azienda di diffondere «informazioni deliberatamente false sulle azioni del personale militare russo» in Ucraina. Tuttavia, recentemente la stessa emittente è stata oggetto di critiche dopo che in una delle sue trasmissioni è stata mostrata una mappa della Federazione russa contenente anche la Crimea, annessa in maniera unilaterale dal Cremlino nel 2014 e non riconosciuta a livello internazionale come territorio russo. Per quell’episodio Rain Tv è stata sanzionata con una multa da 10mila euro e all’emittente è stata anche revocata la licenza.

Recentemente l’emittente televisiva russa si è scusata con i suoi utenti e ha licenziato un suo conduttore, Aleksey Korostelev, aveva chiesto agli spettatori di fornire «attrezzature ai russi che sono in prima linea», esprimendo «la speranza che potremo aiutare il fronte con attrezzature e servizi di base». Per sedare le polemiche è dovuto intervenire il caporedattore il quale in un tweet ha detto: «Tv Rain non ha fatto, non fa e non farà nulla per aiutare a rifornire l’esercito russo».

«Tutti devono seguire e rispettare le leggi lettoni», ha detto Ivars Abolins, presidente dell’ente regolatore, che ha specificato di aver ricevuto una per la sicurezza del paese dai servizi di intelligence lettoni i quali più volte hanno sollevato dubbi sui media russi che operano in Lettonia.

La risposta dell’emittente

«Continuiamo a lavorare e consideriamo tutte le accuse contro di noi ingiuste e assurde», ha scritto l’emittente tramite il suo canale ufficiale su Twitter, specificando che i suoi programmi saranno fruibili a partire dal prossimo 8 dicembre su Youtube.

Sul caso è intervenuto anche il Cremlino tramite il suo portavoce Dmitry Peskov. «Alcuni pensano sempre che altrove sia meglio che a casa. E alcuni pensano sempre che la libertà sia altrove e che non ci sia libertà in patria. Questo è uno degli esempi più chiari che dimostrano la fallacia di tali illusioni», ha detto.

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