Il Bureau of Labor Statistics, unità del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti d'America, ha pubblicato oggi il rapporto mensile sull’andamento dell’aumento dei prezzi negli Stati Uniti. Dopo nove mesi di rallentamento dell’inflazione, era atteso dagli analisti che questa lunga serie di cali venisse interrotta dal dato di aprile.

Per fortuna non è stato così. Dal rapporto si evince che l’inflazione annuale nel mese di aprile 2023, calcolata sulla base dei prezzi di aprile 2022, è pari al 4,9 per cento - il dato più basso dall’aprile del 2021.

L’aumento dei prezzi ha quindi continuato a rallentare visto che il dato di marzo mostrava un’inflazione del 5 per cento. Tuttavia il rallentamento è stato più lento in questo mese rispetto al mese precedente, infatti a febbraio 2023 l’inflazione era al 6 per cento.  Rincuorata dai numeri confortanti dell’inflazione, la Borsa di Wall Street ha aperto in positivo oggi.

Come leggere il rapporto

Che il rallentamento sia stato più lento si può notare anche dai dati mensili dell’inflazione: se il dato mensile è sotto la media allora il dato annuale diminuirà, come è successo da dieci mesi a questa parte.

Considerato che l’inflazione annuale di febbraio era 6 per cento, la media mensile è 0,5 (6/12). Il dato mensile di marzo 2023 rispetto a febbraio 2023 è stato invece 0,1, quindi sotto la media, ecco perché non c’è da meravigliarsi che il dato annuale (5 per cento) tra marzo 2022 e marzo 2023 sia risultato inferiore di un punto percentuale rispetto al dato annuale (6%) febbraio 2022 - febbraio 2023. 

Se consideriamo adesso che il dato annuale di marzo è pari al 5 per cento, la media mensile è 0,42. Invece dal report del Bureau il dato mensile di aprile 2023 rispetto a marzo 2023 è pari a 0,4, quindi leggermente inferiore rispetto alla media mensile, sufficiente perché l’inflazione annuale rallenti, ma più lentamente rispetto a poco prima – cioè da 5 per cento di marzo 2022 - marzo 2023 a 4,9 per cento di aprile 2022 – aprile 2023.

Come si misura l’inflazione

L’inflazione si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo, cioè una media dei prezzi di un insieme di beni e servizi chiamato paniere. La media tiene conto dell’importanza dei singoli prodotti e servizi sul totale della spesa. La variazione dell’indice misura la variazione generalizzata dei prezzi, cioè l'inflazione (in caso di aumento) o la deflazione (in caso di diminuzione).

Inflazione e inflazione di fondo

Quando si sente parlare di inflazione, il dato si riferisce alla variazione dei prezzi di un paniere che riflette le abitudini di acquisto di un consumatore medio. Il paniere contiene quindi anche prodotti alimentari ed energetici, come benzina e gasolio, il cui prezzo è soggetto a oscillazioni maggiori rispetto ai prezzi degli altri prodotti – in gergo tecnico si dice che i prezzi di questi prodotti sono “volatili”.

Una volta depurato il paniere su cui si calcola l’inflazione da questi due tipi di prodotti, il dato che viene fuori è chiamato inflazione di fondo o core, una misura meno grossolana rispetto a quella globale, che può fornire agli economisti informazioni particolarmente utili sull’andamento dell’inflazione. 

L’inflazione di fondo tra aprile 2022 - aprile 2023 è del 5,5 per cento, in leggero calo anche questa rispetto al valore di marzo 2022 - marzo 2023, che era del 5,6 per cento.

Associated Press/LaPresse

Il rallentamento e i tassi d’interesse

Sebbene l’inflazione si sia gradualmente raffreddata, rimane comunque troppo alta – l’obiettivo della banca centrale statunitense, la Federal Reserve System (Fed), è che l’inflazione torni al 2 per cento annuo come prima della pandemia. Ecco perché la Fed ha attuato una politica monetaria restrittiva alzando i tassi di interesse, in modo da raffreddare l’economia e far scendere i prezzi. L’ultimo rialzo è stato effettuato il 2 maggio. Ma se questa fase di disinflazione dovesse continuare è probabile che nella riunione di giugno la banca centrale decida di interrompere questa politica restrittiva.

Gran parte del rallentamento dell’aumento dei prezzi è comunque dovuto al fatto che le strozzature della catena di approvvigionamento sono state eliminate. Ad esempio, la carenza di beni energetici e il prezzo del gas si sono moderati dopo l'impennata dell'estate 2022, legata alla guerra in Ucraina, in cui l’inflazione annuale globale a giugno ha toccato il 9,1 per cento.

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