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Tra odio, pregiudizi e missili, la vita degli arabi israeliani a Haifa: «Punto di non ritorno»

Nella città colpita dai raid iraniani, le discriminazioni anti-arabe si fanno sempre più soffocanti: «Noi non possiamo vivere come cittadini», dice un attivista

Yoav Haifawi dice di essere stato arrestato circa 75 volte. «Se consideriamo che faccio attivismo dagli anni Ottanta non sono nemmeno tante. Giusto un paio di volte l’anno», dice mentre guida la sua vecchia automobile scassata per le vie di Haifa, nel nord di Israele. Haifawi si definisce un attivista anti-sionista. Crede che lo “stato ebraico” e i territori palestinesi occupati dal 1967 debbano essere sostituiti da un’unica nazione, senza basi etniche o confessionali e in cui tutti i cittadini

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