Oltre le apparenze

Ruanda, Paul Kagame e le contraddizioni della Singapore d’Africa

AP Photo/Ben Curtis, File
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  • Il perno attorno cui ha ruotato la rinascita del Ruanda è incarnato da un singolo protagonista. Paul Kagame è il leader di fatto dal giorno in cui, alla guida di un movimento ribelle penetrato dall’Uganda, mise termine ai mesi bui del genocidio, nel luglio di 27 anni fa.
  • Il Ruanda è in realtà un paese doppio. E noi che lo osserviamo ci sentiamo un po’ strabici, confusi, manipolabili. Siamo posti anche di fronte a interrogativi non facili: sulla via dello sviluppo, ci sono costi che sono accettabili? Quali e fino a che punto?
  • Dietro alle narrazioni cui ci affidiamo ci sono non solo un’incompletezza di informazioni, ma anche, per definizione, delle scelte, e queste difficilmente sono imparziali. Non è certo solo l’Africa a subire queste dinamiche, ma il continente e i paesi che ne fanno parte – paesi in cui contropoteri e pluralismo sono spesso deboli – possono risultare particolarmente esposti e vulnerabili.

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