I ministri della Difesa di Russia e Bielorussia hanno firmato un documento per il dispiegamento di armi nucleari tattiche russe in Bielorussia, ha riferirlo è l’agenzia di stampa statale russa Tass.

Una misura voluta dal ministro della Difesa russo Sergej Shoigu secondo cui l’occidente sta conducendo una «guerra non dichiarata» contro i due paesi. Shoigu si trova a Minsk per una riunione del Consiglio dei ministri della Difesa degli Stati membri del Csto, che comprende Russia, Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan. Ancora una volta la Bielorussia si conferma uno dei più importanti alleati di Mosca nella guerra in Ucraina iniziata lo scorso 24 febbraio.

Il 1° luglio si concluderanno i lavori per la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche sul territorio bielorusso. Nel frattempo, Mosca ha consegnato a Minsk il sistema missilistico Iskander, che può essere un vettore di armi nucleari, e ha aiutato a riequipaggiare gli aerei bielorussi per poter utilizzare munizioni speciali. Per utilizzare il nuovo arsenale bellico i militari bielorussi hanno seguito un addestramento in Russia.

L’attacco contro il Cremlino

Secondo quanto riporta il New York Times, per i servizi segreti americani l’attacco dei droni contro il Cremlino di tre settimane fa sarebbe stato opera dell’intelligence ucraina. Le agenzie americane non sanno esattamente chi ci sia dietro l’attacco, ma sono convinti che si tratti di una serie di operazioni segrete volti a destabilizzare la Russia impegnata nel conflitto armato. Non è chiaro neanche se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ne sia a conoscenza.

Sabotaggi e incursioni

Conclusa l’operazione militare russa a Belgorod, uno dei leader del Corpo dei volontari russi, ha detto ai media ucraini che probabilmente ci saranno ulteriori attacchi e incursioni in futuro. «Non posso rivelare queste cose imminenti, non posso nemmeno rivelare la direzione. Il... confine è piuttosto lungo. Anche in questo caso ci sarà un punto in cui le cose si faranno calde», ha detto.

Intanto, l’Fsb, il servizio di sicurezza russo, ha detto di aver arrestato «un gruppo di sabotatori dell'intelligence straniera ucraina» che «ha cercato di far saltare circa 30 linee di trasmissione di energia presso le centrali nucleari di Leningrado e Kalinin» all’inizio di maggio per «spegnere i reattori nucleari». Oltre agli agenti 007 sono stati arrestati anche due cittadini ucraini ha riferito l’agenzia di sicurezza. 

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