La Repubblica federale tedesca, secondo i media russi, ha deciso oggi di espellere un ingente numero di funzionari e diplomatici russi dal paese. La Russia ha risposto simmetricamente allontanando 39 dei 90 diplomatici tedeschi ancora residenti e limitando in modo significativo il numero massimo di dipendenti delle missioni diplomatiche tedesche nel Paese.

Il Foreign office di Berlino ha affermato che la partenza del personale russo è dovuta a degli incontri che il governo federale tedesco e Mosca hanno tenuto nelle scorse settimane, con l’obiettivo di ridurre la presenza dell’intelligence russa in Germania.

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Viktorovic Lavrov, citato dall’agenzia Tass, ha condannato fermamente le azioni di Berlino, definendole ostili alla Russia e accusando la Germania di voler deliberatamente distruggere le relazioni tra i due paesi. 

Non è la prima volta che azioni di questo genere avvengono. Nel 2022 circa quaranta diplomatici in totale sono stati espulsi da entrambe le parti. 

Guerra in Ucraina

Associated Press/LaPresse

I rapporti tra i due stati sono sempre più tesi dall’invasione russa dell’Ucraina di febbraio 2022. 

Nel frattempo a Kiev si continua a combattere. Oggi la procura generale ucraina ha fatto sapere che più di 1.419 bambini sono stati colpiti dall’aggressione russa, mentre l’agenzia di stampa Ukrinform ha comunicato che 405 bambini sono tutt’ora scomparsi e 19.384 sono stati deportati illegalmente.

Proprio ieri nella regione di Kherson, in Crimea, l'esercito russo ha lanciato 45 attacchi. Il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, ha comunicato che «I militari russi hanno preso di mira i quartieri residenziali degli insediamenti popolati della regione» Per fortuna, però, non sono state registrate vittime civili. Il giorno precedente l'esercito russo ha bombardato la stessa regione 63 volte, uccidendo due persone e ferendone altre tre.

Gli attacchi sono continuati anche questa notte.

Oggi il capo della Repubblica di Crimea, Sergey Aksyonov, ha riferito che nella penisola sono stati attivati i sistemi di difesa aerea.

Gli aiuti a Kiev

Il segretario alla Difesa degli Stati uniti, Lloyd Austin, ha incontrato ieri il ministro della Difesa ucraino, Oleksyi Reznikov, confermando il sostegno all'Ucraina «fino a quando sarà necessario»

Nel frattempo sempre nella giornata di ieri, Reznikov si è incontrato con il suo omologo tedesco, Boris Pistorius, e polacco, Mariusz Blaszczak. I tre hanno firmato una lettera d’intenti per l’istituzione di un centro di manutenzione e assistenza in Polonia per i principali carri armati Leopard 2 dell’Ucraina.

Questi carri armati posseggono una grande potenza di fuoco e un elevato livello di protezione e velocità e possono permettere all’Ucraina di ottenere la superiorità sul campo di battaglia.

Nei giorni scorsi Olanda e Danimarca avevano annunciato una donazione di quattordici Leopard 2 a Kiev. Ieri anche la Spagna si è accodata aggiungendone sei.

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