- Se non si arrivasse presto a un cessate-il-fuoco e la carneficina diventasse una prospettiva verosimile, le «durissime sanzioni» decise dagli occidentali non basterebbro a scongiurarla.
- Eppure qualcosa andrebbe fatto. Per esempio: bombardare la Russia con la verità. Non la verità di una contro-propaganda occidentale, ma la verità dell’opposizione russa.
- Un’Europa che spegne “la propaganda del nemico” offre alla popolazione russa un’idea quantomeno opaca della Ue e dello stato di diritto liberale.
Ottobre 1943, nella città polacca di Poznan Heinrich Himmler racconta a 92 generali delle SS che la «soluzione finale» obbedisce a una necessità vitale: dobbiamo sterminarli altrimenti loro stermineranno noi. Questo rovesciamento paradossale è tipico dei genocidi: ribaltando i ruoli lo sterminatore giustifica il massacro come necessario atto di autodifesa. Sarebbe un insulto all’intelligenza (e alla memoria dell’Olocausto) paragonare Adolf Hitler a Vladimir Putin. Ma mentre la guerra-lampo



