L’atmosfera del Natale non sembra aver cambiato la retorica del presidente russo, Vladimir Putin. In un’intervista concessa alla televisione russa, di cui sono stati pubblicati alcuni stralci e anticipazioni da Ria Novosti, ribadisce la volontà di «trattare con tutti» gli attori coinvolti nel conflitto. Ma – sostiene – «dipende da loro, in quanto non siamo noi a rifiutare i negoziati, ma loro».

«In un modo o nell'altro, siamo stati costretti a resistere», dice Putin. «Lo abbiamo fatto per le persone che vivono in questi territori, per le scelte che hanno fatto. Tutto è iniziato con la decisione della Crimea». Putin si riferisce al referendum del 2014 che ha sancito la volontà della Crimea di unirsi alla Russia. Quella consultazione è stata fortemente criticata ed è considerata illegale a livello internazionale.

Dividi et impera

Secondo Putin «la politica degli avversari geo-politici ha l’obiettivo di separare la Russia. Dividi et impera, hanno sempre cercato di farlo, ci stanno provando ora, ma il nostro obiettivo è l’opposto: unire il popolo russo». «Penso che stiamo agendo nella giusta direzione, stiamo proteggendo i nostri interessi nazionali, gli interessi dei nostri cittadini, la nostra gente», dice Putin.

La guerra è iniziata dieci mesi fa con la decisione di Putin di invadere l’Ucraina. Per mesi il presidente russo ha definito quell’intervento “un’operazione militare speciale”. Per la prima volta, nei giorni scorsi, ha utilizzato invece in pubblico la parola “guerra”.

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