- La rinuncia ai Giochi da parte della ginnasta più grande di sempre sorprende soltanto chi ha memoria corta. Già nel 2019, a soli 22 anni, la fuoriclasse dichiarava di essere satura e di pensare a Tokyo 2020 come le ultime olimpiadi. Con parole sul concetto di dolore che dovremmo imparare a memoria.
- L’anno supplementare trascorso per la celebrazione delle Olimpiadi e lo shock della pandemia non possono non avere inciso su una condizione di grande fragilità. Il vero stupore veniva dal fatto che fosse pronta a gareggiare.
- La vicenda di Simone Biles mette una volta di più al centro del dibattito il tema dell’alienazione dell’atleta d’alta competizione rispetto alla sua dimensione corporea, mezzo della gloria e luogo della sofferenza.
Lo stop di Simone Biles: anatomia di un dolore perfetto
28 luglio 2021 • 16:09Aggiornato, 28 luglio 2021 • 16:10