- “La procedura per la scelta e la nomina dell'inviato speciale per il Golfo non è ancora stata completata e, poiché questa procedura è una questione interna riservata al Consiglio, non la commenteremmo pubblicamente, né parteciperemmo alle speculazioni dei media”, dice il portavoce Ue per gli Affari esteri
- Se Luigi Di Maio verrà confermato dovrà sapersi destreggiare su temi molto delicati. Tra i principali dossier di cui dovrà occuparsi ci saranno i rapporti diplomatici appena riallacciati tra ayatollah iraniani e il governo saudita, attraverso l’intermediazione di Pechino, una svolta geopolitica che ha inferto un duro colpo alle ambizioni americane di unico garante della sicurezza dei pozzi petroliferi sauditi.
- Tutti i paesi del Golfo sono molto interessati al problema della scarsità di acqua e molti sono pronti ad aderire al Centro di ricerca sulla desalinizzazione del Medio Oriente MEDRC in Oman per la ricerca e la formazione sulla desalinizzazione e il riutilizzo delle acque reflue.
Luigi Di Maio, se sarà nominato inviato speciale Ue per il Golfo, non diventerà il governatore europeo dell’area, non sarà nemmeno un direttore generale Ue, ma il delegato itinerante di Josep Borrell, l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione, così come avvenne nel 2007 per Piero Fassino, quando venne nominato inviato speciale per la Birmania, attuale Myanmar», ha detto Alessandro Minuto Rizzo, ex vice segretario generale Nato ed ex ambasciatore presso i



