Il giovane rapper 21enne che ha sparato sulla folla durante la parata del 4 luglio a Highland Park – uccidendo sei persone e ferendone oltre trenta – è stato incriminato con sette capi d’accusa di omicidio di primo grado.

Con il passare delle ore gli investigatori stanno scoprendo nuovi dettagli su come è stato condotto l’attacco. Robert E. Crimo III, questo il nome del killer rivelato dalle forze dell’ordine, avrebbe pianificato la sparatoria già da settimane. Da una prima ricostruzione, per non essere riconosciuto si è coperto i suoi tatuaggi sul collo con una bandiera americana, poi è salito sul tetto di un edificio commerciale edificio commerciale che si trovava nel luogo di passaggio delle celebrazioni dell’Indipendence day da dove ha sparato sulla folla e infine per disperdersi nel caos generale ha utilizzato abiti da donna.

L’arma pesante

Oltre alla dinamica dell’accaduto, gli investigatori americani stanno cercando di capire in che modo si sia procurato il fucile pesante con il quale Robert E. Crimo III ha ucciso sei persone. «Non so da dove provenisse l’arma, ma so che è stata ottenuta legalmente», aveva detto ai giornalisti la sindaca di Highland Park, centro urbano a nord della città di Chicago. Dichiarazioni che per il momento sono confermate anche da chi sta conducendo le indagini.

La polizia di stato dell’Illinois – che secondo esperti e analisti è il sesto paese degli Stati Uniti ad avere le leggi più stringenti in materia di armi – ha concesso a Crimo di possedere un’arma nel 2019, tre mesi dopo che alcuni agenti hanno fatto irruzione in casa sua e gli hanno sequestrato 16 coltelli, un pugnale e una spada in seguito alle segnalazioni dei suoi famigliari: il giovane ha tentato il suicidio e minacciato di uccidere i suoi parenti.

Le autorità hanno difeso la loro decisione di concedere il possesso delle armi al giovane killer, suscitando polemiche tra la popolazione locale e inasprendo il dibattito pubblico sul tema del controllo delle armi. Non è il primo caso a cui vengono consegnate legalmente delle armi nonostante dei precedenti dubbiosi.

Il movente

Non è chiaro ancora il movente che abbia spinto Crimo a sparare sulla folla con un fucile pesante ottenuto quando aveva poco più di 18 anni. Sembra per il momento esclusa la pista suprematista o di matrice razzista, dato che la demografia di Highland Park è prevalentemente composta da cittadini americani bianchi. Forse sarà lui stesso a chiarirlo mercoledì 6 luglio quando è atteso già davanti ai giudici per il processo.

© Riproduzione riservata