- Il mandato del presidente americano è formalmente breve e nei fatti brevissimo. Dura quattro anni, ma il presidente si gioca la possibilità di fare riforme significative nei primi due, quando normalmente il suo partito gode della maggioranza al Congresso.
- Biden stesso legge le elezioni dei governatori come la caparra di una cambiale politica che verrà saldata alle elezioni di midterm del novembre 2022, quando, come accade ogni due anni, si rieleggerà l’intera Camera e un terzo del Senato.
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Dire che le prospettive per il Partito democratico sono terribili è un esercizio di understatement. Non bastano due elezioni locali per seppellire il progetto politico di un presidente che si è insediato alla Casa Bianca meno di dieci mesi fa, ma il tracollo rischia di essere fisiologico.
La presidenza di Joe Biden è già finita. Un’iperbole? È stato il presidente a dire ai democratici al Congresso che «non è un’iperbole dire che le maggioranze di Camera e Senato e la mia presidenza saranno determinate da quello che succede questa settimana», secondo un retroscena del New York Times citatissimo dopo la tremenda sconfitta democratica in Virginia e del successo senza gloria nel New Jersey. Biden stesso, autorità indiscussa nell’interpretazione delle dinamiche congressuali, legge



