Ci risiamo, ora è ufficiale. Anche contro il parere di alcuni suoi compagni del partito repubblicano, Donald Trump ha rispettato le anticipazioni e ha annunciato la ricandidatura alla Casa Bianca. Lo ha fatto dalla sua tenuta di Mar-a-Lago, la stessa dove qualche mese fa c’è stato la perquisizione dell’Fbi alla ricerca di documenti classificati che l’ex presidente degli Stati Uniti ha sottratto e non ha consegnato agli archivi nazionali dopo la fine del mandato. E poco importa se l’annuncio rischia di passare un po’ in secondo piano, con le notizie che arrivano dalla Polonia: l’obiettivo è l’elezione del 2024.

«Per rendere l'America di nuovo grande e gloriosa», «Il ritorno dell'America inizia ora», «Non c'è mai stato un movimento come il nostro», «Con Biden sono stati due anni di dolore», ha detto Trump in un discorso durato un’ora. La ricandidatura arriva a pochi giorni dalla sconfitta alle elezioni di midterm. I repubblicani hanno sì riconquistato il controllo della Camera, ma i cinque candidati più vicini all’ex presidente e che avevano avuto il suo sostegno pubblico non sono stati eletti.

Senza contare che Donald Trump ha anche affrontato due misure di impeachment per il suo operato. Il primo caso è avvenuto nel 2019 quando Trump aveva fatto pressioni sull’Ucraina per indagare su Joseph R. Biden Jr., figlio dell’attuale presidente Joe, la seconda procedura è stata avviata per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio. In quel caso Trump è stato accusato di aver istigato l’attacco dei suoi sostenitori alle istituzioni democratiche americane e anche di non aver reagito con fermezza non appena è iniziato l’assalto. Tuttavia, in entrambi i casi, Trump è stato assolto dall’impeachment in Senato grazie ai repubblicani.

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