Il democratico Chuck Schumer, capo della maggioranza dei senatori americani, ha annunciato che il senato esaminerà a partire da lunedì la richiesta di impeachment nei confronti dell’ex presidente Donald Trump già approvata dalla Camera a metà gennaio. La procedura è stata avviata a seguito dell’assalto al Congresso commesso dai sostenitori di Trump il 6 gennaio. L’ex presidente è accusato di aver «incitato all’insurrezione» i suoi supporter. 

Il leader dei senatori repubblicani, Mitch McConnell, aveva inizialmente chiesto che l’inizio della discussione sull’impeachment fosse rimandato a metà febbraio così da potere dare il tempo ai legali di Trump di organizzare una memoria difensiva. In precedenza, McConnell aveva tuttavia accusato il leader del suo partito di avere «provocato» l’insurrezione accusando ripetutamente il presidente americano Joe Biden di avere commesso brogli nel corso delle presidenziali del 3 novembre.

Buona la seconda?

 Quello in corso non è il procedimento di impeachment avviato nei confronti di Trump. Nel settembre del 2019 i democratici avevano infatti iniziato la procedura volta a rimuovere l’allora presidente statunitense perché accusato di avere esercitato pressioni sul suo collega ucraino affinché il paese asiatico mettesse sotto accusa proprio Biden, all’epoca candidato alle primarie dei democratici. La procedura era stata approvata dalla Camera, ma si era arenata al Senato all’epoca controllato dai repubblicani. Il ballottaggio in Georgia del 6 gennaio ha però cambiato gli equilibri nell’organo legislativo assegnando la maggioranza ai democratici che ora hanno molte più probabilità di far passare l’impeachment contro Trump.

Nel frattempo anche diversi senatori repubblicani hanno già espresso la loro volontà di votare in favore della messa in stato d’accusa del presidente. Il Great Old Party è spaccato a metà tra la vecchia guardia rappresentata da senatori come Mitt Romney e le nuove leve fedeli a Trump. La tensione nel partito è stata confermata dall’indiscrezione riportata dal Wall Street Journal che ha rivelato la volontà dell’ex presidente di fondare un proprio partito: il Patriot Party.

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