C’è un caso di razzismo nella città di Los Angeles, negli Stati Uniti, che ha portato alle dimissioni della presidente del consiglio cittadino, Nury Martinez. «Non sono le mie scuse che contano, ma le azioni che intraprenderò da oggi in poi. Spero mi darete l’opportunità di farmi perdonare», ha scritto nella nota con cui ha annunciato le sue dimissioni. 

Nei giorni scorsi era stata diffusa una registrazione in cui Martinez si riferiva a un membro del consiglio, Mike Bonin, che secondo lei trattava il figlio come un “accessorio” in quanto nero. Inoltre, ha detto Martinez, lo stesso figlio si comportava «parece changuito», «come una scimmia».

La registrazione

È un caso paradossale, se si pensa che la stessa Martinez era stata vista da molti come un simbolo dell’integrazione dei latinos: la sua ascesa – spiega il Los Angeles Times – era la dimostrazione della maggiore rilevanza politica ottenuta dalla popolazione latino-americana. E la stessa presidente aveva dato battaglia contro le politiche che, secondo lei, sfavorivano i quartieri abitati da loro.

La registrazione, fatta nell’ottobre del 2021, si riferisce proprio a una discussione sulla riorganizzazione della mappa catastale di Los Angeles. «Vedo un sacco di persone scure e non so da dove arrivino», aveva detto Martinez, riferendosi a Koreatown, un quartiere in gran parte ispanico. «Sono tan feos (così brutti)», aveva detto. Di recente l’intera registrazione (di circa un’ora) è stata diffusa su Reddit e poi ripresa dai giornali locali.

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