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Sulla maternità surrogata il papa suona sullo stesso spartito di Meloni

Nel discorso al corpo diplomatico Francesco ha spaziato su molti temi. Sull’immigrazione riafferma il no della chiesa a leggi nazionali repressive fondata sulla paura e mette in guardia dalle detenzioni arbitrarie. L’allarme della Santa sede per il diffondersi dell’antisemitismo e per le persecuzioni contro le minoranze religiose, a cominciare da quella cristiana

Francesco, nel tradizionale scambio di auguri con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa sede, ha pronunciato un discorso particolarmente ampio nel quale ha toccato molti dei temi di attualità che s’intrecciano con la dottrina sociale della chiesa. E se una parte importante del suo intervento è stata dedicata ai conflitti in corso e alle strategie necessarie per aprire percorso di pace, un certo rilievo hanno avuto anche altre questioni: dalla maternità surrogata, all’immigrazione, dal

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