È salito a 268 morti e 1.083 il bilancio dei feriti del terremoto di magnitudo 5.6 registrato nell’Isola di Giava in Indonesia il 21 novembre. Almeno 151 persone mancano all’appello, mentre 300 dei feriti sono in condizioni gravi. Altre 7mila hanno dovuto cercare riparo altrove, lasciando le proprie case perché fortemente danneggiate o pericolanti.

Il terremoto

Secondo i sismografi l’epicentro si è verificato nella città di Cianjur e la scossa è stata percepita anche nella capitale di Giacarta a oltre 100 chilometri di distanza. Decine di edifici sono distrutti e alcuni residenti sono stati evacuati. Secondo le autorità locali potrebbero essere necessari fino a tre giorni prima di ripristinare le forniture di corrente elettrica che si sono interrotte in alcune aree del paese. La scossa ha danneggiato anche alcune infrastrutture per le telecomunicazioni, complicando le comunicazioni sia da rete fissa sia da rete mobile.

«Secondo le prime informazioni, in un solo ospedale sono decedute quasi 20 persone e almeno 300 sono in cura. La maggior parte di loro ha fratture dopo essere rimasta intrappolata nelle macerie degli edifici», aveva detto il capo dell’amministrazione comunale di Cianjur.

I precedenti

Nel settembre del 2018, un terremoto di magnitudo 7.5 (quindi molto più intenso di quello di ieri) causò la morte di almeno 4mila persone. Più mortale il terremoto che portò allo tsunami del 2004, nel quale morirono oltre 100mila persone. 

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