Un terremoto sottomarino di magnitudo 7.4 si è verificato al largo della costa della città di Hualien, nella parte orientale di Taiwan a 138 chilometri da Taipei. Al momento sono nove le vittime ma diversi feriti (se ne stimano oltre 900) sono intrappolati tra le macerie, i soccorsi sono riusciti a salvare diverse decine di persone tra Taipei e altri centri urbani.

I pompieri hanno reso noto inoltre che almeno due edifici sono crollati a Hualien, cittadina più vicina all’epicentro: «Due edifici sono crollati e le persone potrebbero essere intrappolate. Non abbiamo ulteriori informazioni al momento», ha detto un agente dei soccorsi. Secondo quanto riporta la Cnn sono almeno 100 gli edifici danneggiati a Taiwan, circa 97mila persone sono senza corrente elettrica. Si tratta del sisma più grande degli ultimi 25 anni, quando una scossa di magnitudo 7.6 uccise circa 2.400 persone e danneggiò 50.000 edifici. Dopo la prima scossa ne sono state registrate almeno più di cento di assestamento, di cui due oltre magnitudo 6. Il governo cinese ha annunciato che fornirà sostegno alla popolazione.

Il presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha espresso preoccupazione per i danni e ha chiesto ai militari di sostenere i governi di Hualien e di altre parti dell'isola nelle missioni di salvataggio.

Mentre il vicepresidente William Lai Ching-te, eletto leader dell’isola a gennaio e che prenderà il potere il prossimo 20 maggio, ha invitato la popolazione a prestare attenzione e a mantenere la calma. Ha aggiunto anche che il governo ha aperto un centro di emergenza per far fronte al disastro.

Allerta Tsunami

Almeno quattro le vittime, le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza

La forse scossa di terremoto ha messo in allerta anche le autorità giapponesi che hanno immediatamente emanato un’allerta Tsunami, poi declassata ad “avviso”. Nelle isole di Okinawa (sud-ovest) si temono onde alte un metro. L'aeroporto di Naha, la principale città di Okinawa, ha subito annunciato la sospensione dei voli. 

Il premier giapponese Fumio Kishida ha detto: «Sono profondamente rattristato nell'apprendere che un forte terremoto si è verificato nella parte orientale di Taiwan, causando ingenti danni. Vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze alle persone colpite. Siamo grati per il commovente sostegno che abbiamo ricevuto dai nostri cari amici di Taiwan durante il grande terremoto del Giappone orientale e il recente terremoto della penisola di Noto». Kishida si è detto disponibile a fornire assistenza all’Isola.

Anche nelle Filippine le autorità nazionali hanno emanato inizialmente un’allerta ufficiale e chiesto l’evacuazione di alcune territori costieri. «Sulla base dei dati disponibili delle nostre stazioni di monitoraggio del livello del mare di fronte all'area epicentrale, non sono stati registrati disturbi significativi del livello del mare», ha spiegato l'agenzia sismologica nazionale dopo gli accertamenti, aggiungendo che «tutti gli effetti dovuti all’allarme tsunami sono in gran parte passati».

Le reazioni dalla Cina all’Ue

Soccorsi al lavoro. Dozzine di edifici danneggiati

«La Cina continentale sta prestando molta attenzione al terremoto registrato nella regione di Taiwan e allo sviluppo del disastro, ed è disposta a fornire assistenza in caso di catastrofe», ha detto il portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato, Zhu Fenglian che ha sottolineato la preoccupazione del governo di Pechino.

«Il mio sentito sostegno va a tutte le persone colpite dal terremoto a Taiwan e le mie condoglianze alle famiglie delle vittime. L'Unione Europea è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria», ha scritto su X il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. «Stiamo monitorando le notizie sul terremoto che ha colpito Taiwan e continuiamo a monitorare il suo potenziale impatto sul Giappone. Gli Stati Uniti sono pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria. Tutte le persone colpite sono nelle nostre preghiere». Lo ha affermato in una dichiarazione la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Usa, Adrienne Watson.

Le aziende di microchip

La Taiwan Semiconductor Manufacturing Co, (Tsmc), la United microelectronics corp. (Umc) e la Powerchip semiconductor manufacturing Corp. (Psm) hanno sospeso le loro attività nel nord a seguito del forte terremoto che ha interessato l'isola. Secondo Tsmc l’arresto della produzione produrrà perdite per circa 60 milioni di euro nel prossimo trimestre, ma non ci saranno problemi nel lungo periodo. Tsmc ha dichiarato di aver evacuato i dipendenti in alcune delle sue strutture a Hsinchu per garantire la loro sicurezza. Taiwan è il maggior produttore di microchip al mondo.

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