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Tra Draghi e Erdogan la vera posta in gioco è la Libia

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Approfittando dei balbettii di Bruxelles e delle difficoltà interne di Merkel e Macron, Draghi attacca il presidente turco per mandare un segnale sulla Libia, area di primario interesse italiano ed europeo dove Mosca e Ankara spadroneggiano 

  • Definendo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan «un dittatore con cui bisogna cooperare» il premier Mario Draghi è diventato il nuovo leader in politica estera dell'Unione europea.
  • Al centro della disputa geopolitica c’è la Libia. Draghi ha mandato  un segnale a Vladimir Putin, con l’arresto di una talpa italiana al servizio dei russi, e poi a Erdogan, i due attorni che si sono spartiti il controllo dell’area.
  • La dichiarazione di Draghi apre un contenzioso diplomatico europeo in un contesto che vede la Libia al centro di un percorso geopolitico tutto da ridisegnare.

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