Gli Usa prima prendono le distanze dall’iniziativa «unilaterale», poi il presidente non resiste e si mette al centro della scena. «Il prossimo attacco sarà anche più brutale», minaccia. Ma un coinvolgimento militare diretto rischia di spaccare i trumpiani
Uno dei fattori chiave nella decisione di Israele di procedere con il devastante attacco all’Iran preparato nel corso di otto mesi è il ruolo degli Stati Uniti. Nella giornata di venerdì gli americani sono passati dal descriversi come sostenitori riluttanti dell’alleato, al quale hanno concesso obtorto collo il via libera per l’operazione ma senza fornire sostegno materiale, a rivendicare un ruolo centrale nello sviluppo e nella tempistica degli eventi. Da presunte “vittime” degli strattoni di N



