premier licenziato

Tunisia, il colpo di mano del presidente che mette a rischio la democrazia

Tunisian soldiers guard the main entrance of the parliament as demonstrators gather outside the the gate in Tunis, Tunisia, Monday, July 26, 2021. Troops surrounded Tunisia's parliament and blocked its speaker from entering Monday after the president suspended the legislature and fired the prime minister following nationwide protests over the country's economic troubles and the government's handling of the coronavirus crisis. (AP Photo/Hedi Azouz)
Tunisian soldiers guard the main entrance of the parliament as demonstrators gather outside the the gate in Tunis, Tunisia, Monday, July 26, 2021. Troops surrounded Tunisia's parliament and blocked its speaker from entering Monday after the president suspended the legislature and fired the prime minister following nationwide protests over the country's economic troubles and the government's handling of the coronavirus crisis. (AP Photo/Hedi Azouz)
  • Nella notte tra domenica e lunedì il presidente della Repubblica, Kais Saied, ha congelato le funzioni del parlamento per 30 giorni, revocato l’immunità ai rappresentanti dell’Assemblea e deposto il primo ministro Hichem Michichi.
  • Una mossa definita “un colpo di stato” dagli islamisti. Saied ha affermato di aver agito ai sensi della Costituzione, ma secondo molti esponenti politici la decisione deve essere approvata in ultima istanza dalla Corte costituzionale, organo che non è ancora stato istituito a sette anni di distanza dalla sua previsione.
  • Il malcontento del popolo tunisino era nell’aria da mesi. Non è un caso se il parlamento, ben prima di domenica, era protetto dal filo spinato. La crisi economica e sanitaria ha portato la popolazione all’esasperazione. 

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