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Tutti fuggono dal Sudan. Ma l’Onu (per ora) rimane

  • Mentre i combattimenti proseguono malgrado la tregua concordata con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, l’Onu ridispiega la sua presenza nel paese ma non se ne va.
  • Il presidente Joe Biden ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno pensando a come riprendere piede nel paese, magari posizionando qualche diplomatico a Port Sudan che rimane ancora tranquilla.
  • I russi non hanno ancora deciso se sgomberare i propri diplomatici e connazionali presenti nel paese. Si parla molto della Russia sui media occidentali e alcuni sostengono che la Wagner sia dietro una delle parti combattenti, quella di Dagalo Hemedti, comandante delle rapid support forces (Rsf).

Mentre i combattimenti proseguono malgrado la tregua concordata con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, l’Onu ridispiega la sua presenza nel paese ma non se ne va. Volker Perthes, capo della missione delle Nazioni unite in Sudan (Unitams), rimane nella capitale nonostante la guerra. Un piccolo numero di funzionari rimarrà a Khartoum assieme al rappresentante speciale che è in Sudan dal 2021 ed è stato il direttore dell’Istituto tedesco per gli affari internazionali e di sicurezza (Swp)

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