Nella missione europea di Biden sarà decisivo l’incontro con Erdogan a margine del vertice Nato. Le relazioni fra i due alleati sono oscurate da sospetti e risentimenti su molti fronti, dai diritti umani ai rapporti con Putin. Sono lontanissimi i tempi in cui Obama teneva l’alleanza con la Turchia nei primi posti delle sue priorità geopolitiche
- L’incontro tra il presidente americano Joe Biden e quello turco Recep Tayyip Erdogan, previsto a margine del vertice Nato il 14 giugno, sarà franco e coprirà una vasta gamma di questioni controverse, compreso il delicato dossier del rispetto dei diritti umani.
- Per decenni la Turchia è stata considerata un partner di importanza strategica dai presidenti americani, ma negli ultimi anni lo scenario è competamente cambiato. Le frizioni vanno dal riconoscimento del genocidio degli armeni fino alle commesse militari con la Russia.
- Ad Ankara le aspettative per l’incontro sono alte, a Washington che vede con molto sospetto i continui giri di valzer di Erdogan con Putin, molto meno. La speranza di Erdogan è convincere Biden che i loro paesi hanno interessi strategici reciproci.