- Il gruppo hacker Ghostwriter si occupa di diffondere la disinformazione sui social, prendendo possesso di migliaia di account di Facebook e non solo
- Sputnik e RT sono i gruppi mediatici internazionali che si occupano della propaganda di Putin, attivi anche in Italia ma che stanno venendo messi al bando dalla Ue
- E poi ci sono gli strumenti tradizionali: in tutte le scuole russe è stato obbligatoriamente trasmessa una trasmissione sulla “liberazione dell’Ucraina”
«Le truppe russe hanno circondato Kiev. Zelensky potrebbe essere fuggito. Non ci stiamo scontrando contro l’esercito e la popolazione ucraina, ma contro mercenari stranieri e battaglioni nazisti». Il 25 febbraio, soltanto un giorno dopo l’invasione della Russia, messaggi di questo tenore hanno iniziato a comparire su dozzine di canali Telegram e su svariati social network, diffusi anche da figure istituzionali russe (tra cui lo speaker della Duma). Era tutto falso. Non solo Kiev non era stata



