- Il presidente russo ha sostanzialmente due modelli di riferimento nel caso decidesse per l’intervento armato: quello “georgiano” e al suo opposto quello “ceceno”.
- Quest’ultimo che prevede l’invasione completa e il controllo totale del territorio, è il più costoso e sanguinoso e inoltre si espone alla guerriglia interna e a possibili attentati nelle città russe.
- Quello “georgiano” prevede invece una breve guerra lampo a difesa di minoranze russofone e la convinzione di non avere conseguenze internazionali.
Tutte le immagini della giornata di ieri sembrano testimoniare l’inevitabilità del conflitto. Sul confine fra Russia e Ucraina due soldati di Kiev sono stati uccisi, i separatisti russi chiamano alle armi la popolazione, mentre gli ucraini evacuano le zone contese. Da Mosca Vladimir Putin guarda con soddisfazione su uno schermo nuovi test missilistici, mentre alla conferenza sulla sicurezza di Monaco il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, chiede aiuto e invita gli alleati a imporre sanzioni



