- Il governo italiano si è comportato in modo goffo all’inizio della crisi: ostacolando parte delle sanzioni e commettendo qualche scivolone con Zelensky.
- Ora Draghi cerca di rimediare. Ieri, al telefono con Putin, ha parlato di gas, di rubli e del possibile ruolo da mediatore nel conflitto.
- I rapporti con l’Ucraina sono buoni, grazie alla spinta affinché il paese sia fatto entrare nell’Unione Europea, ma rimane aperta la questione delle armi: ne invieremo ancora? E quali: fondi di magazzino o questa volta dispositivi moderni?
Ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin. La conversazione, fa sapere palazzo Chigi, è durata circa un’ora e si è parlato soprattutto di gas e del possibile ruolo dell’Italia in un processo di mediazione. La telefonata è una conferma dell’impegno del governo italiano nel ritagliarsi uno spazio nelle complicate trattative diplomatiche di queste settimane. La mediazione Da sempre considerata uno dei paesi europei più vicini



