Passato il 9 maggio, la fine della guerra sembra ancora lontana.

Cosa c’è da sapere:

  • Videoconferenza tra il presidente ungherese Viktor Orbàn, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente francese Emmanuel Macron per discutere l’embargo sul petrolio russo.
  • Continua l’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol: «Oltre ai militari, nei rifugi rimangono almeno 100 civili».
  • A Odessa dei missili ipersonici hanno colpito una struttura turistica.
  • Biden chiede al Congresso di varare al più presto nuovi aiuti per l’Ucraina.

20.10 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato a Washington dove è stato accolto calorosamente alla Casa Bianca da Joe Biden.


18.25 – «Chiediamo l’immediata evacuazione dei militari feriti nei territori controllati dall'Ucraina, dove riceveranno assistenza e cure adeguate», scrivono in un appello i membri del battaglione Azov che si trovano dentro l’acciaieria Azovstal di Mariupol. Una petizione lanciata online ha già raccolto oltre un milione di firme, mentre contro l’impianto industriale i soldati ucraini denunciano un nuovo attacco da parte dell’esercito russo.


18.13 – Ieri sera il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, è volato in Algeria uno dei partnern energetici più importanti per l’Italia. «Abbiamo informato i nostri amici algerini in dettaglio sui progressi dell'operazione militare speciale della Russia insieme alle milizie del Donbass in Ucraina», ha detto Lavrov.


16.36 – Le dichiarazioni della direttrice dell’Intelligence americana

In un’audizione alla commissione Difesa del Senato americano, la direttrice dell’Intelligence nazionale, Avril Haines, ha detto che l’offensiva di Putin non è limitata all’Ucraina ma presto guarderà anche alla Transnistria. "«Putin userà l’arma nucleare solo se si troverà di fronte ad una minaccia esistenziale», ha aggiunto Haines secondo la quale il presidente russo conta anche di introdurre una legge marziale in Russia.


16.17 – La ministra degli Esteri tedesca è in visita a Kiev

Dopo le polemiche e gli inviti finalmente un alto rappresentante del governo tedesco è andata in visita a Kiev. Nella capitale ucraina è arrivata direttamente da Berlino Annalena Baerbock, la ministra degli Esteri. Davanti ai giornalisti Baerbock ha sostenuto la candidatura dell’Ucraina all’interno dell’Unione europea oltre che all’invio di armi da parte della Germania. «Non si tratta solo di supporto militare, dove la Germania è stata al vostro fianco per qualche tempo, ma ora si tratta anche di le condizioni nei paesi, nelle città, nelle comunità più avanti, insieme, in modo che le persone possano tornare», ha detto la ministra degli Esteri tedesca.


16.02 – Le uccisioni dei civili

Gli investigatori delle Nazioni unite hanno detto di aver registrato l’uccisione illegale di trecento civili nella regione a nord di Kiev dopo il ritiro delle truppe russe avvenuto lo scorso mese. Uccisioni commesse attraverso esecuzioni sommarie e colpi di cecchini. A confermare quello che già denunciavano le autorità ucraine è stata Matilda Bognor, il capo di una squadra di 55 investigatori che lavorano in Ucraina per la missione di monitoraggio dei diritti umani dell’Onu.

Nella città di Mariupol, sotto il controllo russo, si stimano invece migliaia di civili morti, dopo che anche diversi articoli giornalistici hanno verificato tramite immagini satellitari diverse fosse comuni.


14.58 – La telefonata tra Macron e Xi Jinping

Dopo essere stato a Berlino lunedì 9 maggio, il presidente francese Emmanuel Macron ha tenuto ieri un colloquio telefonico con Xi Jinping. Durante la telefonata la Cina «ha promosso colloqui di pace a modo suo e supporta i paesi europei nel prendere in mano la sicurezza dell’Europa. Dobbiamo essere particolarmente vigili sui confronti tra gruppi, che rappresenteranno una minaccia più grande e più duratura per la sicurezza e la stabilità globali». 

«I due capi di Stato - si legge nel comunicato - hanno ricordato il loro impegno a rispettare l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina e hanno convenuto sull'urgenza di raggiungere un cessate il fuoco».


14.15 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è in visita negli Stati Uniti dove terrà incontri istituzionali oggi e domani. Incontrerà anche il presidente Joe Biden per discutere delle relazioni bilaterali tra i due stati e della guerra in Ucraina.


12:12 – Si svolgerà tra poco la videoconferenza convocata al termine della mattinata, sotto la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea, con Viktor Orban, Ursula von der Leyen e i leader dei paesi europei confinanti con l'Ungheria, a cui parteciperà il presidente francese Emmanuel Macron, per discutere di sicurezza dell'approvvigionamento e meccanismi di solidarietà nel quadro delle sanzioni in discussione sul petrolio. Lo si apprende da fonti Ue. Con l'incontro si cerca di sbloccare lo stallo sull'embargo al petrolio inserito nel sesto pacchetto di sanzioni. Ieri sera la presidente von der Leyen si era recata a Budapest per discutere con il premier Orban senza arrivare a una conclusione.


10:00 – Continua l’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol: «Oltre ai militari, nei rifugi rimangono almeno 100 civili. Tuttavia, ciò non riduce la densità degli attacchi da parte degli occupanti. L’artiglieria pesante e gli aerei hanno continuato a bombardare l’impianto per tutto il giorno. I tentativi di prendere d’assalto il terreno continuano a fallire». Lo afferma il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko su Telegram, citato da Ukrinform.


10:56 – Le conseguenze del conflitto in Ucraina sono numerose, la principale e più immediata è però quella umanitaria. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Unhcr sono oltre 5,3 milioni gli ucraini che hanno lasciato il paese dall’inizio del conflitto (di cui circa 4,5 si sono rifugiati in paesi dell’Unione europea).

Il flusso ha raggiunto picchi di oltre 200mila persone in un solo giorno durante i primi tempi del conflitto. Recentemente, il governo ucraino ha cominciato a tenere traccia del numero di ucraini che stanno ritornando nel paese: sono poco meno di 1 milione. il numero resta tuttavia molto incerto perché è difficile verificare se lo abbiano fatto solo per un breve periodo.


09:57 – A Odessa 3 missili lunedì hanno colpito un edificio turistico. Secondo le autorità ucraine tre missili Kinzhal, cioè i nuovi missili russi ipersonici, sono stati lanciati da un aereo e hanno colpito un «obiettivo di infrastruttura turistica». Lo riferisce un portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Sergey Bratchuk, aggiungendo che due persone sono state ricoverate in ospedale a seguito dell’attacco. Lo riporta la Cnn, che precisa di non avere potuto confermare la notizia dei feriti.

Cnn precisa che negli attacchi lunedì sono stati colpiti un centro commerciale e due hotel nella città portuale meridionale. Non è chiaro perché i due hotel siano stati presi di mira. Quanto al centro commerciale, precisa Cnn citando il comando operativo delle forze armate ucraine, è stato colpito da sette missili, con un bilancio di un morto e cinque feriti.

Le autorità ucraine hanno confermato che nella tarda serata di lunedì c’è stato un attacco missilistico su Odessa. Al centro della città si sono sentite tre forti esplosioni. La prima esplosione è stata abbastanza forte da scuotere i finestrini e far scattare gli allarmi delle auto vicine. Le autorità non hanno confermato ulteriori informazioni.

Gli Usa

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden intanto ha chiesto al Congresso di approvare «immediatamente» il disegno di legge sui nuovi aiuti finanziari all’Ucraina «per portarlo alla mia scrivania nei prossimi giorni».

Biden ha avvertito che gli aiuti esistenti termineranno in «circa dieci giorni». «Non possiamo permetterci ritardi in questo vitale sforzo bellico», ha spiegato.

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