- La martellante iniziativa di Biden è stato un modo – vano, alla luce dell’invasione – per tentare disperatemente di evitare un conflitto che il presidente non vuole assolutamente combattere.
- Nell’orientare le sue decisioni, Biden non può non tenere conto del sentimento degli americani, tutt’altro che interventista.
- Oggi nel dibattito di Washington le responsabilità prossime dell’invasione dell’Ucraina sono naturalmente attribuite a Putin; ma le responsabilità remote di questo scenario si cercano anche dalle parti di casa.
A una prima lettura, la rumorosa campagna diplomatica, mediatica e sanzionatoria della Casa Bianca dell’ultimo mese contro la Russia e in sostegno all’Ucraina – fatta anche di irrituali pubblicazioni di informazioni d’intelligence per svelare i bluff del Cremlino – può essere interpretata come un ritorno all’internazionalismo liberal, dottrina nutrita di ideali da esportare e responsabilità di proteggere. Joe Biden difende un alleato brutalmente invaso che legittimamente aspira, un giorno, a es



