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Un Nobel multilaterale che a Trump non dispiace

(La medaglia del Nobel. Foto LaPresse)
(La medaglia del Nobel. Foto LaPresse)

Oslo prende posizione per il multilateralismo e le organizzazioni internazionali, duramente attaccati dal presidente Usa, e assegna il premio per la pace al World food programme. Ma questa agenzia Onu ha una forte impronta statunitense, pure nei finanziamenti, ed è diretta da un uomo di Trump

  • Il premio Nobel per la pace è stato assegnato al World food programme, il ramo Onu che distribuisce cibo e assistenza in zone in difficoltà e situazioni di emergenza, e che ha sede a Roma.
  • La scelta di premiare una organizzazione internazionale va contro il tentativo del presidente Usa di frantumare l’ordine globale multilaterale, ma l’agenzia premiata ha una forte impronta statunitense, pure nei finanziamenti. La dirige un uomo di Trump. 
  • Visto che Washington ha da poco abbandonato l’Oms, Oslo prova a salvare almeno quel multilateralismo che a Trump non dispiace troppo.

«Oggi più che mai il multilateralismo è fondamentale». Così il comitato norvegese che assegna il Nobel per la pace ha motivato la sua scelta. Dal ventaglio dei 318 candidati, tra i quali oltre duecento personaggi (l’attivista per il clima Greta Thunberg era tra i favoriti) e più di cento organizzazioni, esce vincitore il World food programme. È il ramo delle Nazioni unite che distribuisce cibo e assistenza in zone in difficoltà e situazioni di emergenza, e si trova a Roma, capitale de facto del

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