Intorno alle 9.45 di oggi un uomo ha in pochi minuti ferito con un coltello sei persone in un parco ad Annecy, vicino al lago omonimo, e a un asilo nella regione dell’Alta Savoia in Francia. L’attacco è durato pochi minuti, poi l’uomo è stato arrestato. Tra i feriti quattro sono bambini, di cui due – un fratello e una sorella di 2 e 3 anni sono in rianimazione. Gli altri due infanti feriti sono un bambino tedesco di quasi due anni e una inglese di tre. Sembra che l’uomo abbia attaccato i bambini piccoli mentre questi giocavano e passeggiavano al parco, con nonni e genitori. Uno dei due adulti accoltellati sarebbe un nonno. Secondo un testimone, dopo l’attacco,  l’uomo sembrava confuso e urlava in inglese «nel nome di Gesù». Un altro testimone ha filmato l’arresto dell’aggressore, il video è stato poi diffuso da BFMTV. 

Chi è l’aggressore

Fonti di polizia hanno dichiarato all’agenzia di stampa francese Agence France press che l’aggressore, Abdalmasih H, è di nazionalità siriana, richiedente asilo e sconosciuto in tutti gli archivi. Il giornale Le Dauphiné Libéré ha scritto che l’uomo ha 32 anni. Una fonte di Libération ha fatto sapere che l’uomo aveva presentato domanda di asilo in Francia a novembre del 2022. Nell’aprile di quest’anno aveva nel frattempo ottenutolo status di rifugiato in Svezia, rendendo quindi superflua la sua richiesta in Francia. Dal punto di vista del diritto dell’Unione europea era quindi in regola. L’associazione cristiana Revivre che si occupa dell’accoglienza dei profughi siriani ha condannato l’attacco.

BFMTV ha contattato l’ex moglie dell’uomo che non ha più sue notizie da circa quattro mesi. I due, che si erano trasferiti in Svezia hanno avuto una bambina tre anni fa. Dopo la separazione la donna è rimasta lì mentre l’ex marito è partito verso Annecy. Ha descritto l’aggressore come un uomo «gentile che si è sempre preso cura di loro figlia».

Alcuni testimoni hanno riconosciuto l’uomo come un «emarginato» che viveva per strada, si aggirava spesso nel parco e faceva il bagno nel lago di Annecy. Un ex calciatore francese, Anthony Le Tallec, ha condiviso la sua esperienza di questa mattina al parco mentre faceva jogging. L’aggressore è arrivato davanti a lui ma poi ha tirato dritto per raggiungere il nonno che è stato accoltellato poco prima che la polizia riuscisse a fermarlo sparandogli dei colpi. La premier francese, Élisabeth Borne, ha dichiarato che l’uomo non aveva precedenti penali né psichiatrici. Non era conosciuto neanche dai servizi di intelligence di altri paesi europei. Era noto solo alla giustizia svedese per frode. Nella sentenza datata lo scorso anno del tribunale si legge che «l’uomo vive in condizioni normali».

La reazione della politica

Il presidente Francese, Emmanuel Macron, ha definito l’attacco «una vigliaccheria assoluta».

Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha dato notizia dell’arresto su Twitter un’ora dopo l’attacco. Un deputato dell’Alta Savoia, Antoine Armand, ha manifestato con un tweet la sua vicinanza alle vittime e alle loro famiglie e ha definito l’attacco «abominevole». Come lui tanti altri politici francesi hanno espresso vicinanza alle famiglie per la violenza subita.

Borne e Darmanin sono arrivati sul posto. Atteso anche il presidente della regione. Alle 14.45 il sindaco della città francese terrà un punto stampa con il prefetto regionale e il procuratore di Annecy. La conferenza stampa è stata rimandata di un’ora già due volte.

Durante la riunione odierna del parlamento è stato osservato un minuto di silenzio. In assemblea la coalizione di partiti di sinistra Nupes ha annullato l’azione pianificata per contrastare l’impedimento dell’esame della riforma pensionistica attuato dal presidente dell’assemblea. La coalizione ha detto che la sua manifestazione sarebbe stata «fuori luogo quando i bambini sono stati attaccati».

L’estrema destra francese protesta

I social si sono riempiti di messaggi razzisti già dalle prime informazioni sull’attacco. L’estrema destra ha chiesto una manifestazione per le 20.30 di questa sera nel centro della città nei circoli di destra radicale gira anche l’hashtag #Franocidio, diffuso dal politico Eric Zemmour che il 16 maggio aveva già radunato i suoi seguaci radicali ad Annecy per una fiaccolata xenofoba al grido de «La Francia ai francesi»

Gli esponenti di quest’area politica hanno subito parlato di attacco jihadista data la nazionalità dell’uomo, ma l’aggressore si definisce un cristiano della Siria e proviene dalla città di Hassake che fino al 2011 ha ospitato una numerosa comunità cristiana. 

Il senatore dell’Alta Savoia, Loïc Hervé, ha chiesto la «decenza» di non creare una polemica politica proprio oggi.

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