Almeno tre persone sono state uccise in una sparatoria avvenuta ieri sera nel campus dell’università del Nevada, a Las Vegas. Un’altra persona sarebbe in condizioni critiche.

L’autore della sparatoria è un uomo sulla sessantina ed è stato ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. Si tratterebbe di un ex professore universitario che aveva già insegnato in altri stati come Georgia e Carolina del Nord. Lo sceriffo del dipartimento di polizia metropolitano di Las Vegas, ha detto in una conferenza stampa che al momento non hanno «nessuna idea del movente».

Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 11:53 ora locali l’università ha comunicato ai suoi studenti che c’era in corso uno scontro a fuoco nell’area, intimando quindi di evacuare la zona e di prestare attenzione. Sul posto sono intervenute le forze di polizia che hanno ucciso l’aggressore quaranta minuti dopo i primi spari. Il campus rimarrà chiuso due giorni per motivi di sicurezza.

Reazioni

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che è «l’ultimo campus universitario ad essere terrorizzato da un orribile atto di violenza armata» e che lui e la First Lady Jill Biden stanno «pregando per le famiglie dei nostri caduti». Il presidente Usa ha anche chiesto ai repubblicani di approvare la legge sul controllo delle armi.

Sul caso è intervenuta anche la stella del basket Lebron James, giocatore dei Los Angeles Lakers. «Le mie condoglianze alle famiglie che hanno perso i propri cari. L'argomento 'armi' in America merita una approfondita analisi. Torniamo sempre alla stessa storia, agli stessi dibattiti ogni volta che succede un episodio di questo tipo. Però continua a succedere», ha detto James.

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