- Papa Francesco ha ricevuto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un incontro di quaranta minuti (tempo lungo per la grammatica della diplomazia papale) che la Santa sede ha descritto con una nota stringata ma calorosa, sottolineando «l’affetto e l’attenzione» del papa «al popolo degli Stati Uniti d’America».
- La recente presa di posizione del Vaticano sul ddl Zan non è del tutto estranea alla questione americana. Quando è uscita la notizia dello schiaffo diplomatico, molti si sono domandati quando sarebbe arrivato il colpo con cui normalmente Francesco corregge le posizioni troppo abrasive, per lasciare alla curia il ruolo del poliziotto cattivo.
- Meno di un anno fa il papa aveva rifiutato l’incontro con il predecessore di Blinken, Mike Pompeo, segretario di Stato di Trump che aveva creato una turbolenza nelle relazioni con la Santa sede criticando pubblicamente la politica accondiscendente del Vaticano con la Cina.
Si sa che diplomazia del Vaticano in genere si muove su tempi lunghi, addirittura eterni, ma a volte le cose possono cambiare nel giro di pochi mesi. Papa Francesco ha ricevuto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un incontro di quaranta minuti (tempo lungo per la grammatica della diplomazia papale) che la Santa sede ha descritto con una nota stringata ma calorosa, sottolineando «l’affetto e l’attenzione» del papa «al popolo degli Stati Uniti d’America». Più articolata la descri



