"Questo posto è il simbolo del fallimento di Mosca e il simbolo dell'orgoglio dell'Ucraina. Qui respiriamo la storia e la storia ci ricorda che c'è qualcosa di più forte di missili, bombe, fame, freddo: è l'amore per la propria terra e la libertà"Nel giorno in cui ricorrono i due anni dall’inizio della guerra in Ucraina, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lancia un messaggio politico chiaro arrivando a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La visita è stata tenuta nascosta il più possibile per questioni di sicurezza, ma l’agenda ucraina della premier è molto fitta.

Meloni è arrivata a Kiev a bordo di un treno su cui hanno viaggiato anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il primo ministro del Belgio e presidente di turno del Consiglio Ue, Alexander De Croo, e il premier canadese Justin Trudeau. Tutti e quattro i leader internazionali assisteranno a una cerimonia che si terrà nell’aeroporto Antonov di Hostomel, a pochi chilometri dalla capitale ucraina, dove due anni fa i soldati russi si sono catapultati per cercare di prenderne il controllo. Conquistare quell’aeroporto avrebbe facilitato l’accesso alla capitale e forse decretato anche la sconfitta, proprio per questo la cerimonia di oggi assume una forza valenza simbolica. «Questo posto è il simbolo del fallimento di Mosca e il simbolo dell'orgoglio dell'Ucraina. Qui respiriamo la storia e la storia ci ricorda che c'è qualcosa di più forte di missili, bombe, fame, freddo: è l'amore per la propria terra e la libertà», ha detto la premier durante la cerimonia.

L’agenda

Dopo la cerimonia, la presidente del Consiglio si recherà a palazzo Mariinskij, sede della presidenza ucraina per firmare gli accordi di sicurezza Italia-Ucraina. Infine, nel pomeriggio (ore 16 circa italiane) Giorgia Meloni presiederà la riunione del G7 che si terrà in videoconferenza direttamente dall’interno della cattedrale di Santa Sofia, nel centro di Kiev. Al vertice sarà assente il presidente francese Emmanuel Macron, al suo posto parteciperà il ministro della Difesa. Macron ha preferito gestire la rabbia degli agricoltori che hanno fatto irruzione alla fiera di Parigi causando disordini con le forze di polizia.

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