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Vista dal Wyoming, la sconfitta di Liz Cheney non è poi così male

FILE - In this Feb. 1, 2016, file photo, Liz Cheney, center, talks to people at the Senior Citizens Center in Gillette, Wyo., after earlier in the day announcing she would run fro Congress. Removing congresswoman Liz Cheney from House GOP leadership was a relatively easy task for pro-Trump Republicans compared to their growing effort to boot her from office. (Ed Glazar/Gillette News Record via AP)
FILE - In this Feb. 1, 2016, file photo, Liz Cheney, center, talks to people at the Senior Citizens Center in Gillette, Wyo., after earlier in the day announcing she would run fro Congress. Removing congresswoman Liz Cheney from House GOP leadership was a relatively easy task for pro-Trump Republicans compared to their growing effort to boot her from office. (Ed Glazar/Gillette News Record via AP)

Liz Cheney, rappresentante di una grande dinastia politica, è stata cacciata dalla leadership repubblicana per la sua opposizione a Trump e a Washington è caduta in disgrazia. Ma vista dal Wyoming, lo stato in cui è eletta, la sua posizione è tutt’altro che fragile. Ecco perché potrà ancora battersi per conquistare l’anima del partito

  • La deputata è stata cacciata dalla dirigenza del Partito repubblicano. Qual è la sua strategia per superare questa fase in cui è il bersaglio numero uno della cerchia trumpista? Per capirlo bisogna allontanarsi da Washington e andare in Wyoming.
  • «In Wyoming questa disputa viene vista come lontana. Cheney è ancora popolare», dice James King, docente di scienze politiche all’università del Wyoming.
  • I suoi sfidanti alle primarie sono quattro, ma nessuno di loro ha una particolare spinta: secondo i dati di aprile, Cheney ha raccolto la cifra record di un milione e 540mila dollari, più che negli anni precedenti.

Un cognome importante in politica può aprire molte porte. E anche negli Stati Uniti far parte di una dinastia è la chiave di accesso al potere. Non solo per quanto riguarda dinastie presidenziali come gli Adams, i Roosevelt e i Bush, ma anche di politici nazionali come i Romney. O i Cheney, a cui appartiene Liz Cheney, allontanata il 12 maggio dalla leadership repubblicana della Camera per le sue costanti critiche verso gli altri dirigenti per quanto riguarda la sudditanza nei confronti dell’

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