Liz Cheney, rappresentante di una grande dinastia politica, è stata cacciata dalla leadership repubblicana per la sua opposizione a Trump e a Washington è caduta in disgrazia. Ma vista dal Wyoming, lo stato in cui è eletta, la sua posizione è tutt’altro che fragile. Ecco perché potrà ancora battersi per conquistare l’anima del partito
- La deputata è stata cacciata dalla dirigenza del Partito repubblicano. Qual è la sua strategia per superare questa fase in cui è il bersaglio numero uno della cerchia trumpista? Per capirlo bisogna allontanarsi da Washington e andare in Wyoming.
- «In Wyoming questa disputa viene vista come lontana. Cheney è ancora popolare», dice James King, docente di scienze politiche all’università del Wyoming.
- I suoi sfidanti alle primarie sono quattro, ma nessuno di loro ha una particolare spinta: secondo i dati di aprile, Cheney ha raccolto la cifra record di un milione e 540mila dollari, più che negli anni precedenti.
Un cognome importante in politica può aprire molte porte. E anche negli Stati Uniti far parte di una dinastia è la chiave di accesso al potere. Non solo per quanto riguarda dinastie presidenziali come gli Adams, i Roosevelt e i Bush, ma anche di politici nazionali come i Romney. O i Cheney, a cui appartiene Liz Cheney, allontanata il 12 maggio dalla leadership repubblicana della Camera per le sue costanti critiche verso gli altri dirigenti per quanto riguarda la sudditanza nei confronti dell’



