Yandex, la più grande azienda tecnologica russa, potrebbe mettere a rischio i dati di milioni di utenti. A rivelarlo è un articolo del Financial Times, secondo il quale Yandex ha dato vita a un software (AppMetrica) che permette agli sviluppatori di creare applicazioni per dispositivi compatibili con sistemi Apple e Android.

Il software di Yandex si trova in milioni di dispositivi all’interno delle oltre 52mila app di messaggistica, di giochi, strumenti di condivisione della posizione e centinaia di reti private virtuali. 

La criticità è che i dati raccolti tramite AppMetrica dai cellulari vengono poi trasferiti ai server che si trovano in Russia, mettendo a rischio la privacy e l’incolumità delle persone nel momento in cui le autorità russe vogliano accedere a queste informazioni che potrebbero, per esempio, portare al tracciamento di dissidenti politici, giornalisti e attivisti.

Rispondendo al Financial Times, Yandex ha confermato che il suo software raccoglie informazioni chiavi sul «dispositivo, la rete e l’indirizzo IP», e anche che i dati poi vengono memorizzati in server situati in Finlandia e in Russia, ma sono «limitati» e «non personalizzati». Inoltre, «anche se teoricamente possibile, in pratica è estremamente difficile identificare gli utenti basandosi esclusivamente su tali informazioni raccolte. Yandex non può assolutamente farlo», aggiungono.

Inoltre, secondo il colosso tecnologico russo, l’app ottiene i dati solo dopo aver ricevuto il consenso degli utenti. «Non abbiamo mai dato informazioni sugli utenti di qualsiasi app con AppMetrica installata, né ci è mai stato chiesto di farlo», dicono. Tuttavia, secondo analisti ed esperti, nel momento in cui il governo chiede certe informazioni l’azienda è costretta a fornirle in base ad alcune leggi locali.

L’impatto della guerra su Yandex

Yandex è stata fondata ad Amsterdam da Arkady Volozh, i suoi legami con il governo russo si intensificano nel 2019 quando viene firmato un accordo per garantire al Cremlino di poter intervenire in alcune questioni chiavi come le acquisizioni straniere.

Il browser di ricerca yandex.com è attivo anche in diversi paesi dell’Est europa: Bielorussia, Uzbekistan, Kazakistan, e Turchia.

Nel giorno in cui è iniziata l’invasione russa, 24 febbraio, l’azienda ha visto crollare il suo titolo in borsa a Wall Street, salvo poi recuperare nelle settimane successive. Per via della sua vicinanza agli uomini del Cremlino, e dopo diverse accuse di censura rispetto alla guerra in Ucraina, alcune aziende hanno deciso di interrompere i loro legami con Yandex.

Le sanzioni europee hanno anche colpito il suo direttore esecutivo, Tigran Khudaverdyan, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni.

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