- Zeruya Shalev è autrice di Stupore, romanzo appena uscito con Feltrinelli nella traduzione di Elena Loewenthal.
- Shalev racconta l’Israele contemporaneo, dai disturbi da stress post traumatico ai rapporti fra genitori e figli nelle famiglie allargate e i meccanismi della memoria.
- La questione dei disturbi post-traumatici che affliggono i soldati è al centro del libro, tanto più attuale dal momento che il numero di suicidi dei giovani nell’esercito israeliano supera ormai quello delle morti in combattimento. Questo articolo si trova nel nuovo numero di SCENARI – il settimanale di geopolitica di Domani. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola.
«Il mio sogno era diventare psicologa. Nell’esercito sono stata “Masha Kitash”, un ruolo per sole soldatesse in cui si seguono i commilitoni ascoltando problemi, preoccupazioni, ansie e si cerca di aiutarli anche incontrando le loro famiglie. Ma durante la leva militare mi sono resa conto che mi identificavo troppo con loro, mi disperavo per le loro sofferenze, a volte piangevo, e questo coinvolgimento non si addice al ruolo di terapista. Così ho concluso che per me fosse meglio occuparmi di pe




