Mondo

Zuppi arriva a Kiev. Il Vaticano gioca le sue carte per la pace

  • Mentre la guerra sul campo non conosce sosta, l’inviato del papa vola a Kiev dove, in questa fase, si dedicherà all’ascolto delle ragioni e delle richieste ucraine.
  • Poi dovrebbe essere la volta di Mosca. Anche se la Russia non conferma al momento incontri ufficiali tra Putin e il cardinale. 
  • La Santa Sede prova a sfruttare al meglio la propria capacità di mediazione umanitaria: la restituzione dei bambini rapiti dai russi può diventare una mossa diplomatica a sorpresa.

Il tentativo è arduo, ma non per questo la Santa sede vuole rinunciarvi: l’obiettivo infatti è quello di porre le basi per aprire un canale di dialogo fra Mosca e Kiev. Per questa ragione è partito alla volta della capitale ucraina – dove si tratterrà due giorni, il 5 e il 6 giugno – il cardinale Matteo Zuppi, inviato speciale del papa. Sarebbe già un primo risultato se russi e ucraini cominciassero a parlarsi per interposta persona, ma neanche questo è, allo stato delle cose, un fatto scontato

Per continuare a leggere questo articolo